Zag zig - Parole Spalancate Dante tra noi
Attivo dal 1995, il Festival Internazionale di Poesia di Genova “Parole Spalancate” è la più grande e longeva manifestazione italiana di poesia
Festival, poesia, Genova
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Zag zig

Zag zig

ZAG ZIG. Vagheggiamenti vagamente svagati
Rubrica di Stefano Bigazzi*


Muoversi, gente!
La poesia è movimento dello spirito, pure del corpo.
Ne sono prova le esperienze – in questo caso recenti, tutta roba buona andata in scena le scorse settimane tra la Biblioteca Universitaria di Genova e Palazzo Ducale – di alcuni artisti (Manuela Macco, Angelo Pretolani, Roberto Rossini) il cui linguaggio espressivo è principalmente l’uso del corpo, inteso come tela tavolozza cornice contenuto visione, in definitiva azione.
Si muovono, esprimono, dicono. Anche con le parole, in una poesia non verbale tutt’altro che involontaria.
Si potrebbe obiettare che tale concetto di poesia sembri alquanto vago e aspecifico e che la poesia stessa sia un surrogato di prezzemolo della cultura.
Intanto vorrei citare una mostra, Il Respiro dell’Arte, allestita la scorsa estate a Genova, Palazzo Ducale, organizzata da Virginia Monteverde che aveva intrecciato alcuni percorsi con il Festival Internazionale di Poesia (con il precedente della rassegna “Segrete”, qualche mese prima sempre al Ducale per il Giorno della Memoria). La mostra riprende e si trasferisce ad Amsterdam (Breed Art Studios, dal 3 luglio), curata da Luca Rezzolla con Virginia Monteverde.
Accanto alle opere (il tema-supporto, scaturito nel periodo di detenzione globale 2020, è stato intepretare il simbolo-feticcio, ossia la mascherina) sono previste due performance, quella poetica di Claudio Pozzani, direttore del Festival Internazionale di Poesia di Genova e l’azione “Gestures” dell’artista performer Roberto Rossini.

Ecco, ci sono arrivato.
Se la poesia è in qualche modo insita tra la politica (gli slogan) e la musica, anche se in questo caso talvolta con l’assurdo verseggiare dei librettisti – persino di poeti un po’ scapigliati e un po’ imborghesiti – nella lirica, spesso poco a che vedere con la poesia classica che vedeva gli autori accompagnarsi con la lira. L’archetipo del cantautore. E già che ci siamo sarebbe bene rammentare l’opera complessa poetica musicale, artistica, filosofica politica e sociale di Franco Battiato, greco nello spirito.
Restando in argomento (poesia e arte visiva) segnalo un Corso di acquarello nel Golfo dei poeti.
Dal 25 al 27 giugno Claudio Jaccarino (spezzino trapiantato a Buenos Aires quindi a Milano dove opera nel teatro infine animando il Laboratorio di Cromografia) sarà docente deambulante tra La Spezia, Lerici e Portovenere. Insegnerà a dipingere (anche in condizioni singolari, per esempio utilizzando l’acqua del mare) ma leggendo in questo peregrinare colorato i versi di Giovanni Giudici nei luoghi del poeta, nato nel 1924 alle Grazie, presso Porto Venere e morto alla Spezia nel 2011 (“Metti in versi la vita, trascrivi/ fedelmente, senza tacere/ particolare alcuno, l’evidenza dei vivi./ Ma non dimenticare che vedere non è/ sapere, né potere, bensì ridicolo/ un altro voler essere che te“). Iscrizioni, numero di partecipanti limitato: Tel

Infine. Il professor Francesco De Nicola ringrazia per le parole che ho volentieri spese sul suo saggio su Dante. Contraccambio, De Nicola tra l’altro è stato attento studioso e divulgatore della poesia ligure del Novecento (e dopo). Dei suoi scritti correi segnalare quelli su Nicola Ghiglione, genovese, poeta completo e maturo. Posso dire grande? Grande poeta. Se lo sono filati relativamente in pochi: peccato. I suoi “Canti civili”, per citare una sua apprezzata raccolta, sono straordinari.
Di Ghiglione l’editore Gian Franco De Ferrari aveva pubblicato una trentina di anni fa alcune opere, presentate appunto da De Nicola, che meriterebbero oggi nuova diffusione, tanto forti e tanto attuali erano e comunque sono.


stefano bigazzi*Stefano Bigazzi: Genova, 1957. Giornalista.