15 Apr Una piccola carriola rossa
UNA PICCOLA CARRIOLA ROSSA
Rubrica di Rosalba Troiano*
FILASTROCCHE, PIÙ ESSENZIALI CHE MAI
«In questi tempi difficili, non posso andare nelle scuole. Ma la poesia è più essenziale che mai, scrivetemi e arrivo da remoto» scrive la poetessa francese Corinne Albaut, tra 2020 e 2021, sul sito www.corinne-albaut.fr
Forse a molti adulti in Italia il suo nome dice poco, benché esista una collana quasi interamente dedicata a lei, molto ben tradotta e illustrata: tra 1998 e 2013, nelle ‘Piccole Gioie’, Motta Junior ha stampato e ristampato oltre venti titoli, oggi purtroppo fuori catalogo benché ancora reperibili in originale o in traduzione su ebay.
Dedicati ad argomenti classici (Natale, il compleanno, la scuola, Halloween, Carnevale, il bosco) o più originali e stimolanti per i destinatari (diventare belli, prendere il sole, i denti da latte, i giocattoli preferiti, cose da sgranocchiare, l’orchestra) i titoli comprendono centinaia di filastrocche – ventisei a volume – nate per deliziare le orecchie dei piccolissimi durante la lettura ad alta voce o aprire il cuore dei più grandicelli, curiosi di cogliere con tutti i sensi quei significati che vanno oltre la musicalità e l’estro inventivo.
Ci sono filastrocche dotate di senso dell’umorismo:
Pastiglie e medicine
Ecciù!
Ho il naso che cola, mi brucia la gola
Non posso uscire, né andare a scuola.
Mi gira la testa, mi piangono gli occhi
E tremo tutto compresi i ginocchi.
Sto sotto al caldo del mio piumone
Prendo pastiglie a profusione
Inghiotto gocce, tisane e sciroppo
Vattene febbre, fuggi al galoppo!
Vattene febbre, scusa se insisto,
Se tu sparisci, io poi guarisco.
Filastrocche dedicate alla scoperta delle piccole-grandi cose:
L’armonica
È come un sorriso
Che sorge improvviso
Su una tastiera di buchini:
Ed ecco note e non dentini.
Non ha bisogno quasi di niente
Le basta un soffio, ché bene ci sente
Un soffio d’aria appena appena
E suona subito di buona lena.
Suona con gioia, dolce ed eufonica
Oh, quanta musica dentro un’armonica!
Filastrocche per la salvaguardia degli animali:
L’appello del corno
Alto risuona nel cuore del bosco
Dei cacciatori il grido un po’ fosco
Hallalì!
La caccia signori, ormai dichiaro aperta:
Con cani e fucili state bene all’erta.
Hallalì!
Fuggite cervi, lepri e conigli
Ascoltate i miei buoni consigli!
Hallalì!
Perché l’eco del corno tanto forte
Per voi annuncia una crudele morte?
Filastrocche per ricorrenze spesso ignorate:
Nati in estate
Per i bambini
Nati in estate,
In classe le feste
Non ci son state.
Quando la mamma
Li ha partoriti,
I giorni di scuola
Eran finiti.
Ma in gran segreto
Ci siamo riuniti
E a loro gli auguri
Abbiamo spediti.
Anche se siamo
Tutti in vacanza,
Possiamo farci
Gli auguri a distanza.
Filastrocche filosofiche:
Chiocciola e lumaca
C’era una chiocciola stesa su una foglia
Che sulla riva prendeva il fresco a voglia
Poi vide una lumaca sul percorso
Che non portava nulla sopra il dorso.
«Che peccato» si disse a bocca stretta
«Non aver neanche uno straccio di casetta»
Mentre l’altra pensava: «Brutt’affare,
sulla schiena averci casa da portare!»
oppure:
I vestiti nuovi
Per il ritorno a scuola
La mamma mi ha comprato
Dei pantaloni a righe,
Un maglione colorato.
Una nuova cintura,
Con scarpe perfette, su misura.
Davanti allo specchio
Mi sono guardato
E son rimasto a occhi aperti,
Lì impalato.
Con i capelli corti,
Il giubbotto di velluto
Chi è questo bambino,
Tu l’hai riconosciuto?
Filastrocche sul trascorrere delle stagioni:
Albero secco
In uno splendore di fuoco,
Rosse, gialle, bruciacchiate
Le foglie se ne sono andate.
L’albero tende ora
Braccia nodose e nere
verso un cielo grigio e annuvolato.
Il tempo dell’inverno è arrivato.
È noto che le filastrocche servono a sviluppare nell’infanzia le abilità linguistiche e la creatività: il loro uso, a casa a scuola ai giardinetti, è ormai raccomandato dai migliori pedagoghi.
Ma vanno scelte bene. Perché quando, come in Albaut, nel gioco di esplorare il mondo con le rime si sfiora o si raggiunge la poesia, allora nei bambini nasce la magia che porta al resto: la sete dell’essenza delle cose e il desiderio forte di ascoltarla in versi.
Nata a Genova nel 1963, *Rosalba Troiano è stata pittrice-scenografa, scenografa e costumista in teatro e cinema. Vincitrice nel 1995 del primo concorso poetico del Festival Internazionale di Poesia – Parole Spalancate, nel 2000 ha fondato a Firenze, con altri dieci poeti, il gruppo performativo Stanzevolute. Dal 2004, collabora con Giunti Editore, Rusconi e Lisciani Libri come autrice per bambini e ragazzi. Legge quasi solo libri per la fascia di età 03/16 e non le bastano mai.