Polipoesia e dintorni - Parole Spalancate Charles Amirkhanian
Attivo dal 1995, il Festival Internazionale di Poesia di Genova “Parole Spalancate” è la più grande e longeva manifestazione italiana di poesia
Festival, poesia, Genova
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Polipoesia e dintorni

Polipoesia e dintorni

POLIPOESIA E DINTORNI
Rubrica a cura di Enzo Minarelli*


TIPI SENZA TEMPO

type without timeCome esiste uno stretto rapporto tra il luogo dove si scrive e quanto si scrive, così esiste una diretta connessione tra come si legge e il luogo dove ci si trova, naturalmente per leggere si deve intendere l’esecuzione orale ad alta voce.

Il non plus ultra in questo campo viene dal notissimo I am sitting in a rooom di Alvin Lucier (1969) dove la stanza diventa la vera agente delle trasformazioni fonetiche. Leggere in uno studio radiofonico o leggere lo stesso testo alla proprio fidanzata davanti al caminetto acceso o davanti ad una platea piena, teoricamente non dovrebbe modificare il modulo scelto per l’intonazione e il timbro della voce. Se una qualche modifica avviene, allora la causa viene dall’ambiente.

Una simile riflessione sta alla base di questo lavoro storico di Charles Amirkhanian ripubblicato ora da Slowscan, che già dal titolo The type without time, toglie valore alla durata evidenziando implicitamente il testo e di conseguenza il luogo.

Consapevole del progetto, si cimenta in una lettura rapportata a vari luoghi da lui visitati in compagnia della moglie Carol Law, cui l’intero pezzo è dedicato.

Quali sono questi posti magici che sanciscono l’idillio della coppia e la conseguente illuminazione poetica? Un’isoletta sperduta, Eagle Island, al largo del Maine, una piscina nei pressi di Santa Barbara in California, ed Assisi. Sicuramente la lettura risente dell’influsso geografico, però va anche detto che Charles non legge un vero testo poetico come normalmente lo si intende, ma sperimenta avvalendosi della ripetizione come metodo principe, privilegiando il corpo linguistico di una singola parola come indagine prediletta.

amirkhanianNel mirino viene messo il termine ectasy, e applicandovi una rigorosissima trivellazione intraverbale di grande novità ed interesse se si pensa al periodo in cui viene prodotta, esso diviene uno spezzato ect ect ectà ectà cui risponde con una sequenza di sì. Da qui si innesca una girandola fonetico-sonora, un’orchestrazione sorprendente tra radici, desinenze e suffissi dove l’attento ascoltatore può captare interessanti divagazioni come età, sexy o Assisi.

E il rapporto con il luogo? Viene dall’inaspettato ed improvviso finale, quando il microfono lasciato volutamente aperto registra le fusa del loro gatto, Bliss.

Charles Amirkhanian, The Type without Time, San Diego, Arts Plural Publishing, 1979. [Slowscan, volume 40, Hertogenbosch, 2016]

 


minarelli*Enzo Minarelli è nato nel 1951 (laureato con tesi di psicolinguistica all’Università di Venezia) si occupa di poesia e delle sue praticabili aperture verso il suono, la scrittura, il video e lo spettacolo, sin dagli anni Settanta. Il suo Manifesto della Polipoesia è del 1987, tentativo di teorizzare lo spettacolo di poesia sonora. Suoi interventi polipoetici sono stati eseguiti in Europa, Canada, U.S.A., Messico, Cuba e Brasile.