L'orlo del fastidio - Parole Spalancate L'artista impegnato
Attivo dal 1995, il Festival Internazionale di Poesia di Genova “Parole Spalancate” è la più grande e longeva manifestazione italiana di poesia
Festival, poesia, Genova
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L’orlo del fastidio

L’orlo del fastidio

L’ORLO DEL FASTIDIO
Rubrica di Claudio Pozzani*


FIGURINE/1
L’ARTISTA IMPEGNATO

quadrobruttoQuesto bipede è impegnato non nel senso di sensibilità civile e sociale, ma perché anche quando lo inviti a mangiare una pizza ti risponde in due modi: o “non so, devo guardare la mia agenda” oppure “vengo proprio perché sei tu e ho bisogno di staccare un po’. Tra vernissage, saggi, mostre non ho neanche il tempo di respirare.”

Di solito trattasi di artista attivo nel campo del video, della fotografia, della computer art o della grafica.

Di carattere lunatico, spesso magro ai limiti dell’anoressia ma con muscoletti a vista alla Iggy Pop, orbita molto attorno a Milano (diciamo una volta ogni tre mesi), ha opere a New York (suo cugino broker gli ha comprato una volta una foto) ed è stato inserito in un who is who dei più grandi artisti del mondo (quest’anno l’inserzione in quel libro era a metà prezzo).

Mentre tu hai finito la pizza, lui deve ancora iniziarla, perché nel frattempo ti ha parlato del progetto che sta “mettendo in piedi” con un notissimo artista americano che “lo ha contattato dopo aver visto su facebook alcuni suoi lavori”, poi della mostra che deve fare in un’expo in Cina “che se va in porto, in questa città di merda non mi vedete più” e per ultimo del catalogo di sue opere che sta preparando “su insistenza” di un grande critico italiano perché “mi vuole alla prossima Biennale”.

Al tuo caffè, la sua pizza è stata appena intaccata.
Anche i funghetti si stanno fabbricando tappi con la mozzarella pur di non ascoltare più l’elenco di impegni di quel Leonardo da Vinci contemporaneo.
All’amaro, vieni raggiunto e ne chiede uno anche lui. Praticamente non ha mangiato.
Ecco perché è così magro.

Ma non è vero che non ha mangiato. Si è nutrito di se stesso.

Tu volevi raccontargli che dall’ultimo vostro incontro ti sei separato, hai cambiato casa visto che l’altra è andata a fuoco perché la tua figlia più piccola si era impallata con La piccola fiammiferaia, il tuo figlio più grande è entrato e già uscito dal tunnel del gioco, durante il quale ti aveva spaccato entrambe le ginocchia con una mazza da baseball perché non gli avevi dato il grano per le slot, tuo padre novantenne è scappato con una ballerina russa che gli ha mangiato tutto, ma non hai potuto neanche iniziare.
Massì… tutto sommato ti sembra più disperato il tuo amico artista.

 


claudio pozzani*Claudio Pozzani è poeta e flâneur.
Fa sogni ad occhi aperti fin da quando era bambino e tenta di realizzarli.