La poesia italiana all'estero - Parole Spalancate Elena Salibra
Attivo dal 1995, il Festival Internazionale di Poesia di Genova “Parole Spalancate” è la più grande e longeva manifestazione italiana di poesia
Festival, poesia, Genova
2812
post-template-default,single,single-post,postid-2812,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,paspartu_enabled,paspartu_on_bottom_fixed,qode_grid_1300,qode-content-sidebar-responsive,qode-child-theme-ver-1.0.0,qode-theme-ver-13.2,qode-theme-bridge,wpb-js-composer js-comp-ver-5.4.5,vc_responsive
 

La poesia italiana all’estero

La poesia italiana all’estero

LA POESIA ITALIANA ALL’ESTERO
Rubrica di Donatella Bisutti*


Elena Salibra
Gen Norden
Nordiche
trad. di Franziska Raimund
Edition Pen LÖCKER, Vienna 2021, pag. 134

Molto attiva nella promozione della poesia italiana in Austria è Franziska Raimund, moglie di Hans Raimund, uno dei più importanti poeti oggi in lingua tedesca, anch’egli dedito a tradurre dall’italiano, con oculate scelte, fra le quali ricorderò due poeti purtroppo invece alquanto trascurati attualmente in patria ( situazione tutt’altro che insolita): Lucio Piccolo e Virgilio Giotti. Dell’amore di questa coppia alquanto eccezionale per l’Italia e per la poesia italiana avremo certo occasione di riparlare in questa rubrica. Oggi segnalerò una recente traduzione di Franziska Raimund della poetessa Elena Salibra, scomparsa purtroppo per una grave malattia nel 2014.
La Salibra, che insegnava all’Università di Pisa Letteratura Italiana, interessandosi soprattutto della poesia tra Otto e Novecento, sulla quale aveva scritto numerosi saggi, era autrice di diverse raccolte poetiche: Vers.es, Diabasis 2004, che entrò nella cinquina del premio Viareggio; Sulla via di Genoard, Manni 2007, finalista al Premio Mondello; il martirio di ortigia, Manni 2010, finalista al Premio Camaiore; la svista A&B Editore 2011e l’ultima, Nordiche, Stampa 2014, vincitrice del Premio Giuria Viareggio-Repaci e del Premio Pisa.
La Raimund aveva già tradotto nel 2013 la svista, traduzione pubblicata in Italia nei Diamantini, Il Girasole edizioni, Catania, nel 2013, e successivamente il martirio di ortigia.
Successivamente aveva iniziato a tradurre le Nordiche e di questa traduzione , che doveva preludere a un’ uscita in volume in Austria che finalmente si è realizzata per le edizioni del P.E.N. Club di Vienna, era stata pubblicata un’anteprima sulla rivista Poesia e Conoscenza, da me diretta, che aveva dedicato alla Salibra un intero Dossier cui aveva collaborato anche Massimo Bacigalupo , professore emerito di Letteratura angloamericana all’Università di Genova, ma ottimo conoscitore della lingua tedesca. Le Nordiche (titolo dato dalla Salibra alla raccolta in consonanza con le Mediterranee di Saba) erano nate dai suoi viaggi in Svezia, dove si recava per seguire una nuova cura, che purtroppo non fu sufficiente a salvarla.
Nella sua prefazione alle Nordiche Maurizio Cucchi, che aveva pubblicato alcune poesie della Salibra anche nell’Almanacco dello Specchio del 2008, parla di “una vitalità tutta speciale” che anima i testi della poetessa, nonostante la presenza di “circostanze minacciose”, e ci dà questa definizione della poesia dell’Autrice: “una poesia che sa cogliere con naturalezza un senso ulteriore, profondo, in dimensioni in apparenza minime, quotidiane, ma banali solo per chi è banale”, soffermandosi sul particolare segno stilistico della Salibra che “riesce a variare dai prediletti ritmi ternari fino a scansioni e misure minime…giostrando la sua musica in suoni dolci e amari dove il frequente enjambement ha anche la funzione di interrompere la linearità del pensiero per poi riconquistarlo”.
Una poesia caratterizzata, oltre che dall’uso frequente del corsivo, dalla curiosa assenza di maiuscole che, come notava Bacigalupo, legato alla Salibra da viva stima e amicizia e dal comune amore per Ezra Pound (fu lui a regalare ai coniugi Raimund la svista) “dà alla sua voce una scioltezza non enfatica, suadente” in una “struttura poetica libera ma anche sintetica e lampeggiante”.

 


bisutti*Donatella Bisutti, nata a Milano, vive a Genova. E’ poeta, scrittrice, giornalista, operatrice culturale. Ha scritto il bestseller La poesia salva la vita e il romanzo Voglio avere gli occhi azzurri. Fra le sue raccolte di poesia Inganno ottico, Premio Montale per l’Inedito, Rosa Alchemica, Premio Lerici Pea e Premio Camaiore, e il recente Sciamano. Ha fondato la rivista Poesia e Conoscenza. Per i bambini ha scritto tra l’altro Le parole magiche (Tascabili per i ragazzi Feltrinelli).